Un piano per tornare al marco. Germania pronta all'euro-crack
Ufficialmente le autorità di Berlino negano, ma ambienti politici (e non solo) legati al partito cristiano-democratico della Cancelliera Angela Merkel starebbero studiando un piano per essere pronti nel caso in cui (eventualità considerata poi non così remota), la moneta unica dovesse implodere. In sostanza, la Germania si starebbe preparando a tornare al vecchio marco tedesco. Alla base della svolta ci sarebbero lo strappo della Francia sul Patto Ue, la frattura Bundesbank-Draghi e l'ascesa del partito anti-sistema 'Afd'. Un piano per uscire dall'euro. O meglio, un piano per essere pronti all'eventualità, forse non così remota, che la moneta unica dovesse implodere. In Germania il governo della Cancelliera Angela Merkel starebbe mettendo a punto i contorni di un'operazione che fosse confermata potrebbe essere clamorosa: stare pronti per il ritorno al vecchio marco tedesco.
Anni fa, in piena crisi, si era parlato della stampa della vecchia valuta, notizia che poi non trovò riscontri. E ufficialmente le autorità di Berlino negano, ma stando ad alcune indiscrezioni che circolano con insistenza non solo in Germania ma anche a Bruxelles, nella fila della Cdu, il partito della Merkel, si starebbe ipotizzando il crollo dell'euro. E quindi è necessario non farsi trovare impreparati. Alla base della svolta di Berlino ci sarebbe la decisione della Francia di non rispettare il vincolo del 3% e le difficoltà nel mantenere il rigore e l'osservanza stretta dei trattati Ue. Non solo. Avrebbero pesato anche le divisioni all'interno della Bce, con la Bundesbank sempre più in fibrillazione per l'atteggiamento di Draghi, considerato troppo "morbido", nei confronti dei paesi in difficoltà (Italia compresa). Politicamente, poi, sarebbe la risposta all'ascesa dell'Afd, il partito anti-sistema che chiede l'uscita dall'euro delle nazioni del Mediterraneo. Insomma, per il momento si tratta di discussioni informali tra i politici e i funzionari del Bundestag e della Cancelleria, ma questo progetto è certamente un serio campanello d'allarme per l'intera zona dell'euro (e per l'Unione stessa).
Fonte: Affari Italiani
Nessun commento:
Posta un commento